Monte Meru
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Messaggio  ibico Gio Gen 03, 2008 8:13 pm

Oggi sono uno che non se la sente. Ma anche ieri e, diciamola tutta, da un bel po'.
Oggi sono uno che ha l'impressione che ogni giorno che viene su questa terra disveli una realtà peggiore di quella immaginata. Uno che si è ficcato incoscientemente in un angolo piuttosto amaro di mondo in cui le relazioni umane sono soprattutto strategia e menzogna.
Oggi sono uno che non ricarica più le pile ed è preda dell'ansia. E siccome i farmaci anti ansia li ha già provati non ha nemmeno più la speranza di risolvere il problema grazie a delle gocce o delle pillole.
Oggi sono uno che va su un forum pieno di buddisti e si chiede, ma come cazzo fanno a guardare là fuori, con una qualche speranza?
Oggi sono uno che dopo aver scritto uno sfogo su un forum di gente con qualche speranza, si sente un appena meglio, e comincia a sperare che, per qualche motivo, un domani avrà un po' di speranza, come i suoi amici virtuali buddisti.
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Messaggio  ester_tigro Gio Gen 03, 2008 11:10 pm

Mi sembra di leggere me stessa un pò di tempo fa...e non lo dico per farti sentire meno solo, è davvero così.
Mi hanno toccato le tue parole, anche se non ti conosco...vorrei poterti dire che non devi essere negativo, che la vita è bella, che devi uscire dall'angolo in cui ti sei rintanato...ma non sono io che devo dirtelo, sei solo tu che puoi uscirne...e cercare di vedere le cose da un altro angolo, senza per questo rintanarti!

Credo che il solo fatto che tu abbia scritto qui è un passo, piccolo ma verso la direzione giusta, lo dimostra anche il fatto che solo aver scritto ti abbia fatto stare un pò meglio...e solo per questo dovresti fare almeno un piccolo sorriso

Probabilmente non sono compresa negli amici buddhisti di cui parli, perchè non lo sono, ma mi sento comunque di dirti che la speranza non si trova in gocce o pillole magiche...ma questo mi pare tu l'abbia già capito, solo che mi sembra sia un dispiacere per te, avresti preferito prendere un farmaco e via? Ma sai in realtà la speranza è molto più vicina, è proprio dentro te non c'è bisogno che la introduci dall'esterno!
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Messaggio  Ste Gio Gen 03, 2008 11:14 pm

Io credo che qualche volta ci siamo sentiti tutti così...

Ei, guarda che questo non è un forum pieno di buddhisti! siamo in 3... e non siamo neanche buddhisti!
Comunque io ti posso dire la mia, non so se posso dare speranza a qualcuno, ma da un bel po' di tempo sto bene... quando guardo fuori non vedo più l'orrore che vedevo prima... penso che l'orrore e la bruttezza, lo so sembra brutto dirlo, ma viene soprattutto da noi stessi. Come se i nostri occhi fossero coperti da una patina nera e non ci permettono di vedere nulla di altri colori...che non siano varie sfumature di un grigio più o meno scuro.

Certo, forse dipende anche un pochino dalle persone e dalla situazione che hai intorno, ma la mia esperienza mi dice che se succede qualcosa dentro di me le cose cambiano in modo straordinario anche fuori...e non è un trip da fricchettone, le cose cambiano davvero, le persone si comportano in modo diverso, le cose migliorano, e migliorando le cose fuori influiscono nuovamente su di te creando un circolo virtuoso.

Proprio oggi per me è un giorno di luce, eppure la mia ragazza, la Fra è dall'altra parte del mondo da 2 settimane e deve starci per altre due, la situazione in famiglia non è meglio degli altri giorni con la nonna Halzhaimerica che trapana i coglioni a tutti...sono giorni che non esco di casa, e questo dovrebbe essere segno di depressione... e invece no.

Se lasciamo che sia quello che ci sta intorno a decidere il nostro umore, a pilotare la nostra vita, non ne usciremo mai. E' dentro di noi, nella nostra mente, direbbero i buddhisti il segreto per sorridere al mondo...Non sorridere in maniera ebete, sorridere di gioia capendo che il meglio che possiamo fare per il mondo e quello che ci sta intorno è prima di tutto essere felici.

Lo so possono sembrare parole vuote forse,io avrei un solo consiglio da darti, un vero consiglio, non voglio trasformarti in buddhista ma se nel tuo lettore mp3 vuoi mettere le parole di quest'uomo, e provare a vedere se ti dicono qualcosa....è un lama Brasiliano di 26 anni è simpatico e piacevole da ascoltare, semplice e per niente pesante, a me hanno dato molto, tanto è vero che ora vado tutti i mercoledì ad ascoltarlo dal vivo e tengo un archivio di tutte le registrazioni dei suoi incontri. Scaricati l'insegnamento col titolo che ti sembra rivolto a te, o che ti crea più interesse e prova. (ah, lui si che è buddhista)

le trovi qui:
http://www.kunpen.it/Dharma_InsegnamentiLM.asp
e qui:
http://www.kunpen.it/ dove c'è scritto "Ascolta online gli insegnamenti di Lama Michel Rinpoche"

poi ci sono le lezioni di filosofia buddhista se proprio ci prendi gusto:
http://www.kunpen.it/Download_CorsoFilosofia.asp

L'unica altra cosa che ti posso dire è che se ti fa stare meglio noi siamo qui... sfogati pure.

Ciaooo
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Messaggio  ester_tigro Gio Gen 03, 2008 11:22 pm

ecco...lama (il mio lama, che sarebbe ste) è stato molto più pratico di me Very Happy

credo non potesse darti consiglio migliore, davvero...ti auguro un buon ascolto, a me è servito tanto, e poi magari dicci se ti succede qualcosa o torna semplicemente per sfogarti come hai fatto oggi...sono queste le cose che rendono ricco il nostro forum (ormai sento di esserne parte anche se non è proprio mio Embarassed )
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Messaggio  ibico Ven Gen 04, 2008 1:28 pm

grazie ester, amica non buddista, e grazie ste, amico buddista che nega di esserlo.

Mi sento un impostore a muovervi compassione, perchè ovviamente so che ci sono problemi peggiori dei miei e che anche voi avete i vostri.

Proverò ad ascoltare lama michel. Non oggi perchè probabilmente farò la cazzata di mettermi in viaggio sotto la neve. Ho bisogno di starmene lontano da casa mia. Vado in montagna. Te l'ho detto ste che adesso non mi fa più tanta paura la montagna? da quando lavoro qualsiasi posto dove non ci sia gente è fichissimo. Oddio adesso la gente ci sarà. e sarà tutta sulla strada del rientro...

Grazie ragazzi, scusate la mia debolezza. Purtroppo continuo a credere che i miei problemi siano squilibri chimici dati dai problemi di salute che mi porto dietro ormai da quasi 12 anni. So per certo che c'è un collegamento tra i miei disordini immunitari e la mia inclinazione alla depressione.

Però chissà, magari ascoltando lama michel vedrò una nuova prospettiva dalla quale guardare le cose.
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Messaggio  ester_tigro Ven Gen 04, 2008 1:41 pm

impostore??
ma che dici? qui c'è posto per i problemi di tutti, insieme è più facile trovare la soluzione Wink

e non ti devi scusare, non hai fatto nulla per cui tu debba farlo...ti sei solo sfogato qui con noi, e trovo che sia una bellissima cosa, ti ringrazio per questo!
cosiglio: ascoltare lama michel in montagna? sarebbe bellissimo secondo me, se puoi fallo!
buon viaggio...
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Messaggio  Ste Ven Gen 04, 2008 4:41 pm

ibico ha scritto:
Proverò ad ascoltare lama michel. Non oggi perchè probabilmente farò la cazzata di mettermi in viaggio sotto la neve. Ho bisogno di starmene lontano da casa mia. Vado in montagna. Te l'ho detto ste che adesso non mi fa più tanta paura la montagna?

Si non era male portarsi l'mp3 in montagna...comunque vedi tu... La montagna è buona, ti avvicina a tutta una serie di cose che di solito se ne stanno ben nascoste nello smog cittadino. E' più facile percepire la chiarezza della propria mente, poi quando sai che c'è la trovi anche in città. Certo che andare in montagna con sto tempo...però meglio la montagna con il brutto tempo che i problemi a casa.

ibico ha scritto:
Grazie ragazzi, scusate la mia debolezza. Purtroppo continuo a credere che i miei problemi siano squilibri chimici dati dai problemi di salute che mi porto dietro ormai da quasi 12 anni. So per certo che c'è un collegamento tra i miei disordini immunitari e la mia inclinazione alla depressione.

Questo probabilmente è vero come dici tu, ma nel mondo in tutte le antiche culture si dice che è lo spirito a creare il corpo...quindi come i tuoi problemi fisici possono generare depressione...la tua depressione aiuta a peggiorare i tuoi problemi fisici e si crea il solito cerchio. Allo stesso modo una mente limpida può aiutare il corpo, a sistemarsi in un equilibrio quantomeno accettabile.

Questo è quello che noto io con la poca esperienza che ho.
Quando sono tranquillo il mio storico problema al collo, la mia ansia, il mio bruciore di stomaco, le mie macchie e tutte le altre rogne fisiche che ho avuto in questi anni chissà come incredibilmente spariscono.
Cioè il problema al collo rimane, ma non mi crea fastidi.
I mal di testa che avevo 1 giorno si e uno no non li ho più....la mia ansia pluriennale che mi ha costretto a prendere le gocce, e che ho pensato più volte essere congenita o legata a qualcosa del corpo, è svanita e rimane solo come vago sentore ogni tanto.

Una sorta di processo di autoguarigione che porta a un equilibrio... che poi è quello che cerchiamo tutti...Dovremmo imparare tutti, compreso io, a credere nel potenziale della nostra mente... finchè ci lasciamo abbattere da ogni cosa esterna non ci sarà soluzione, inutile cercarla all'esterno, nell'oggetto desiderato, nella medicina, nella società, in un nuovo lavoro....la soluzione sta dentro il resto si sistemerà da solo.
Ripeto, ho poca esperienza, ma per me questa cosa è sacrosanta, ne ho visti gli effetti su di me e su quello che ho intorno.

Buon weekend, facci sapere al ritorno come va.
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Messaggio  fox Ven Gen 04, 2008 10:49 pm

ibico ha scritto:Oggi sono uno che dopo aver scritto uno sfogo su un forum di gente con qualche speranza, si sente un appena meglio, e comincia a sperare che, per qualche motivo, un domani avrà un po' di speranza, come i suoi amici virtuali buddisti.
anche secondo me hai fatto bene a scrivere di questo tuo stato d'animo, poi se tramite questo forum riesci a cavarci fuori qualcosa di utile tanto meglio..
A me capita ancora di guardare fuori la mattina e non vederci niente di che ma a differenza di prima, sotto (da qualche parte) ho un qualche tipo di base/equilibrio che qualsiasi cosa veda fuori la mattina non mi fa deprimere. Forse perchè ho capito che dipende da me, il mondo fuori è sempre quello, e magari lascio semplicemente passare la giornata come viene e poi domani si vedrà. Poi capitano delle mattine in cui mi fionderei fuori, ma anche lì, il perchè mi capiti non lo so.. a un certo punto capita , e spero capiti presto pure a te (non ho nulla contro la gente che vede nero, ma mi sembra di aver capito che in questo piano di esistenza ci sono cose che fanno bene e fanno stare bene, e altre no, quindi ti auguro quelle che fanno stare bene)
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Messaggio  ibico Lun Gen 07, 2008 7:10 pm

giacchè me lo chiedi, caro Ste, comunico qui che nonostante la montagna, la neve, l'avere accanto la persona che da sempre mi dà maggiore serenità, l'ansia non ha mollato la presa durante questo weekend.

Ci sono circostanze strutturali, faccio un lavoro stressante e difficile da imparare, quindi sono spesso davanti a situazioni che non so come risolvere. Ma non credo che il punto sia questo. Io sento che tra i problemi esterni e lo spirito c'è un grande filtro che può ridurre, temprerare, ovvero ingigantire i problemi.
è come se questo filtro fosse in me difettoso. L'equilibrio di cui parla fox dio solo sa quante volte mi è sembrato di averlo trovato. Poi arriva sempre un calo vertiginoso della tenuta dei miei nervi.
Voglio trovare una qualche soluzione. Di certo ascolterò Lama Michel. In ogni caso mi interessa sapere come fate voi a gestire i momenti di crisi, se ne avete.

RIbadisco, anche se la gentilezza di Ester mi tranquillizza abbastanza, che non scrivo di queste cose per stare al centro dell'attenzione, anzi credo che il bisogno di stare al centro dell'attenzione sia il male del secolo! Scrivo per discutere di problemi diffusi e di soluzioni. Scrivo con fiducia perchè questo forum mi sembra popolato di persone che cercano quell'equilibrio che io inseguo invano da tanti, troppi anni.
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Messaggio  Ste Lun Gen 07, 2008 8:36 pm

ibico ha scritto:
Ma non credo che il punto sia questo. Io sento che tra i problemi esterni e lo spirito c'è un grande filtro che può ridurre, temprerare, ovvero ingigantire i problemi.
è come se questo filtro fosse in me difettoso. L'equilibrio di cui parla fox dio solo sa quante volte mi è sembrato di averlo trovato. Poi arriva sempre un calo vertiginoso della tenuta dei miei nervi.

secondo me dici proprio giusto, mi fai sorridere perchè parli come un buddhista quando parli di questo filtro!
Il filtro è difettoso per tutti, chi più chi meno, per quanto ne so io quelli che sembrano felici comunque non lo sono.
I momenti di equilibrio di cui parli tu, sono normalmente passeggeri, come ogni cosa intorno a noi, e poi a volte confondiamo la felicità con l'euforia...
finchè saremo felici perchè intorno a noi le cose vanno un po' meglio ed è tutto tranquillo, quella non è vera felicità...quando riusciremo ad essere "confortevoli con noi stessi" in tutte le situazioni...quella sarà vera felicità..
Un altro problema è che spesso non accettiamo il variare delle cose, che invece è naturale, non accettiamo che la nostra personalità non esista e sia illusoria...che un giorno vogliamo una cosa, siamo gioiosi, e il giorno dopo non abbiamo voglia di fare niente,e siamo bui...o ci va tutt'altro rispetto al giorno prima.
Il primo passo è secondo me non considerarsi tanto diversi dagli altri, ma preda della stessa ignoranza e degli stessi difetti mentali che portano alla sofferenza tutte le persone.
Se io mi considero diverso dagli altri,e in un certo senso migliore vivrò nell'angoscia, come se gli altri fossero sempre nemici...non potrò stare tranquillo da nessuna parte.

ibico ha scritto:
Voglio trovare una qualche soluzione. Di certo ascolterò Lama Michel. In ogni caso mi interessa sapere come fate voi a gestire i momenti di crisi, se ne avete.

ti dico, a me non pare che ci siano uscite di emergenza, perchè non è che se hai la depressione ti metti li e fai la meditazione, ti passa....no, non riuscirai affatto a fare la meditazione e ti sentirai ancora più frustrato.
Magari qualcun altro di noi ha da consigliarti un metodo di emergenza, ma io no, le cose per me avvengono tutte di conseguenza una all'altra e creano quei circoli di cui parlo sempre, virtuosi o viziosi o distruttivi che siano.
Bisogna cominciare da qualche parte, in modo che questi momenti di crisi diminuiscano di potenza e di quantità... e poi spariscano del tutto.

Io l'unica cosa che ti potrei consigliare per un momento di crisi è fai una cosa in cui credi, una cosa che ti piace, senza sentirti in colpa perchè non stai scrivendo una poesia o finendo il libro che hai in ballo da mesi...fai una cosa leggera e goditela, cercando quella felicità spontanea che è dell'essere umano ma che troppo spesso viene seppellita sotto kili di polvere...che poi diventa come dici giustamente tu, un flitro.

Io ti ho consigliato lama Michel perchè per me è un gran buon inizio, lui se sei aperto può far cominciare quel circolo di cui parlo, poi sta a te decidere che farne delle sue parole.

ibico ha scritto:
RIbadisco, anche se la gentilezza di Ester mi tranquillizza abbastanza, che non scrivo di queste cose per stare al centro dell'attenzione, anzi credo che il bisogno di stare al centro dell'attenzione sia il male del secolo! Scrivo per discutere di problemi diffusi e di soluzioni. Scrivo con fiducia perchè questo forum mi sembra popolato di persone che cercano quell'equilibrio che io inseguo invano da tanti, troppi anni.

ma figurati, c'è bisogno di dirlo? non mi era nemmeno venuto in mente che volessi metterti al centro dell'attenzione. (vedi questa può essere una paura da eliminare, abbiamo sempre paura di essere giudicati in qualche modo)
E poi al centro dell'attenzione di chi?
Siamo in 3 qui

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Messaggio  charo Mar Gen 08, 2008 1:06 am

Trovo un momento per scriverti anche io, perchè ti stimo per il coraggio che hai di raccontarti così.
Io quando non sto bene non amo che si noti, se poi qualcuno cerca di tirami su il morale mi sento in dovere di sentirmi meglio o comunque mi sento a disagio nell'ammettere che sto ancora male.
Adesso invece sono in imbarazzo perchè io mi sento in un momento meraviglioso della mia vita e vorrei raccontarti come ci sono arrivata, ma non vorrei sembrare presuntuosa perchè in realtà non credo sia solo merito mio se sono così felice, diciamo che tutte le circostanze mi aiutano.
Anche io ho avuto periodi dolorosi di ansia vuoto e fatica di vivere, però ero avvantaggiata dal fatto che è sempre stato palese che questi dipendevano solo da me, perchè la mia condizione esterna è sempre stata invidiabile (naturalmente questa consapevolezza mi faceva stare ancora più male perchè mi sentivo in colpa a soffrire nonostante le mie molteplici fortune)
io non so dire come si esce quando si è dentro, mi spiace, al massimo mi viene da dire “un passo alla volta”, cioè- come suggeriva Stefano-trovando piccoli momenti di serenità o piacere senza pretese di aggiustare tutto. Certo ricordo nitidamente quel cercare di divertirsi tenendo il fiato per non andare troppo sotto la superficie e smuovere tutta la melma del fondale, o evitare i tramonti perchè mi andavano a toccare qualcosa laggiù che faceva tanto male e dovevo diventare cinica per reggermi in piedi o cercare delle coccole per poi sentire spifferi dovunque e un freddo ancora più malevolo di prima. La quiete non la trovavo poi in quello in cui ci si aspetta di trovare piacere, ma in cose più piccole, pulire la camera, fare un bagno e accudire il mio corpo come se fosse un dono e non intralcio. Solo allora, invece di chiudere il mio dolore sotto chiave, tirargli sassi perchè stesse lontano,alzare la voce per sovrastare il suo lamento, trovavo la forza per prendere in braccio questo male indistinto e feroce, cullarlo e accettarlo, sentendo che me lo ero scelto io e che se lo avevo scelto doveva esserci una ragione, o comunque mi avrebbe portato da qualche parte. Mi sono accorta allora che amavo quella sofferenza, che faceva parte di me e non volevo veramente lasciarla andare, chissà perchè.
Non che capire questo mi abbia fatto passare il male, però almeno ho cercato di non arrabbiarmi con non si sa cosa, il Fato o, peggio, me stessa.
Mi sono detta “bene, me lo sono scelta io, ma non so perchè e non so come liberarmene. Non ho risolto niente”.
Però quello è stato l'inizio.
Poi le cose si smaltiscono a rate, a volte va meglio poi si riscivola e sembra ancora peggio al confronto.
Allora una volta-che però stavo già meglio in generale, ammetto-ho deciso che la prossima volta che mi fossi sentita bene avrei catturato quel momento in modo da poterlo ripescare anche nei momenti difficili.
Così quando ero nella mia valle magica (la val codera), e sentivo che amavo il mondo e mi sentivo libera e amata, ho deciso che avrei trovato un rituale che mi permettesse ogni mattina di iniziare la giornata come se mi svegliassi in riva a un fiume gorgogliante col sole e il verde brillante dei prati e le alpi innevato il vento che mi bacia e polmoni pieni di amore. Da lì mi sono imposta quei pochi minuti sera e mattina in cui dicevo le vocali col corpo e il respiro e cantavo la canzone sui 4 elementi...a volte non ne avevo voglia o pensavo di non avere il tempo, o di essere troppo stanca, quelle volte era ancora più importante impormelo. All'inizio ci dedicavo davvero 2 o 3 minuti obbligatori, poi magari facevo qualcosa altro se mi andava, senza farmi violenza. Col tempo ho imparato ad apprezzarlo e ne sento il bisogno, ma per cominciare ho fatto davvero fatica e spesso mi sembrava una grande cazzata e mi sentivo pure scema e poi magari mi rilassavao per quei 3 minuti ma poi tornavo alla mia ansia solita. Però me ne fregavo, mi dicevo intanto oggi ho vissuto 3 minuti senza ansia, sono soddisfatta, più di così non riesco. Perchè quando ero troppo severa poi mi deludevo sempre e stavo ancora peggio.
Boh, non so questo racconto possa essere utile ad altri, ognuno ha la sua storia e trova le sue soluzioni, io mi sono sforzata di ricostruire come è stato questo passaggio, ti auguro di trovare con calma i tuoi minuti di pace crescente...
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Messaggio  Ste Mar Gen 08, 2008 12:19 pm

charo ha scritto:
Così quando ero nella mia valle magica (la val codera), e sentivo che amavo il mondo e mi sentivo libera e amata, ho deciso che avrei trovato un rituale che mi permettesse ogni mattina di iniziare la giornata come se mi svegliassi in riva a un fiume gorgogliante col sole e il verde brillante dei prati e le alpi innevato il vento che mi bacia e polmoni pieni di amore. Da lì mi sono imposta quei pochi minuti sera e mattina in cui dicevo le vocali col corpo e il respiro e cantavo la canzone sui 4 elementi...a volte non ne avevo voglia o pensavo di non avere il tempo, o di essere troppo stanca, quelle volte era ancora più importante impormelo. All'inizio ci dedicavo davvero 2 o 3 minuti obbligatori, poi magari facevo qualcosa altro se mi andava, senza farmi violenza.

Questo è molto importante, cioè, non dire le vocali col corpo e col respiro, perchè solo Charo sa esattamente cosa voglia dire, ma dedicare qualche minuto la sera e la mattina a se stessi, a fermarsi un momento, o a smuoversi un momento. E' come mantenersi vivi, e anche se certi giorni si è seppelliti, in quei pochi minuti si trova una preghiera, un silenzio, un movimento, che ci fa stare un po' meglio. Che ci fa ricordare che ci stiamo dedicando a noi stessi, come quando si fa il bagno o si pulisce la stanza.

Come fosse andare una controllata, ci sono ancora, si sono qui, il corpo c'è, il cuore c'è...riesco più o meno a respirare. Solo così ci si può accorgere ancora di più quando arrivano i momenti buoni...perchè in quei pochi minuti dedicati a noi stessi un giorno buono diventa un faro, estremamente evidente. E a volte si sente la vibrazione della felicità.
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Messaggio  fox Mar Gen 08, 2008 1:22 pm

ibico ha scritto:Voglio trovare una qualche soluzione. Di certo ascolterò Lama Michel. In ogni caso mi interessa sapere come fate voi a gestire i momenti di crisi, se ne avete.
anche secondo me è una cosa che va fatta un pezzo per volta, perchè solo così diventa automatica e non una "patch" nei momenti di bisogno (che tanto di solito non funziona...).
Questo processo lo vedo come una specie di contro-lavaggio del cervello al lavaggio che ci han fatto fin da piccoli, il che comporta cercare di leggere il mondo con occhi diversi e per farlo io ho trovato molto giovamento dal leggere cose (libri, lama michel, o anche solo questo forum) che parlino appunto di cosa sta dietro a tutte le porcherie che ci fanno viviere con l'ansia. Leggi pensi, leggi pensa e applica, un po' alla volta ti si ribalta il cervello.
A parte poterti consigliare lama michel o qualche libro, se ritieni utile parlare di chessò un problema in particolare che ti ha scatenato il malessere magari possiamo discuterne, dirti come vediamo noi la cosa, o cosa faremmo in quel caso. Certo non credo che qui ci sia la ricetta per l'equilibrio, ma secondo me certe persone qua dentro sono riuscite a tirare su un mini scudo molto utile contro questi malesseri, e pare funzioni pure..

Ribadisco anche io che trovarsi del tempo per fare qualcosa che ci piace, oppure per fare 5 min di sano nulla, è moolto utile, tanto utile quanto piantarla di sentirsi in colpa per ogni cosa o di pensare che a causa mia posso dare fastidio ad altri, renderli tristi, etc.. ho già problemi per i fatti miei prima di pensare a quelli altrui, e se già riesco a non danneggiarli direttamente è già un passo avanti, renderli felici poi, è tutta un'altra storia.
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Messaggio  fox Mar Gen 08, 2008 1:36 pm

charo ha scritto:La quiete non la trovavo poi in quello in cui ci si aspetta di trovare piacere, ma in cose più piccole, pulire la camera, fare un bagno e accudire il mio corpo come se fosse un dono e non intralcio.
bellissima sta cosa Very Happy
anche se sono d'accordo coi buddisti che a questo corpo non ci si deve attaccare più di tanto perchè è solo carne che va a male col tempo, dall'altra parte è tramite questo corpo che abbiamo l'occasione di reincarnarci per svolgere il nostro compito quaggiù... come al solito, la via di mezzo rulez...
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Messaggio  ibico Mer Gen 09, 2008 1:15 am

Stamattina leggendo i vostri messaggi mi giravano in mente molte cose. Ma ero al lavoro. Un po' di urgenze a cascata e via, svanite le cose che ora nemmeno ricordo più. Ho cercato più volte di riprendere il filo del discorso, ma niente.
Ho appena scaricato lama michel. Farò sapere a chi lo consiglia che effetto mi ha fatto.
Come giustamente rilevava Charo, è difficile consigliare a chi "è dentro" come uscirne. Solo tre mesi fa ero in un periodo molto positivo e non avrei saputo che dire a uno che avesse scritto qui "l'ansia mi consuma".
Anche il periodo in cui conobbi Ste era un periodo d'oro. Me lo ricordo perchè i miei periodi d'oro sono ben circoscritti nel tempo.
Lo so che non bisognerebbe pensare di essere diversi, di vivere in mezzo a persone che non hanno i tuoi problemi...eppure, paradossalmente, proprio la vicinanza di persone positive m'insegna che è in parte così. La persona più importante nella mia vita è una persona semplice, lineare, solare. Si rallegra per le piccole cose, ha valori semplici e solidi. Mangia con gusto, dorme come una bambina. Ha l'ansia solo quando, raramente, ne ha davvero motivo.
Naturalmente mi sento fortunato perchè amo una persona splendida e ne sono riamato.
Eppure, e forse questo è proprio il segno del mio vedere nero ovunque, riesco a sentire come la sua attitudine alla vita la renda una persona più "adatta" di me. So cos'è vivere bene perchè riesco a vedere la vita con i suoi occhi.
Di solito questa "felicità vicaria" mi rallegra. Meglio di niente. Però altre volte rimarca la mia natura "malata".
Tra due mesi farò 33 anni. Mi sono rotto le palle di avere sbalzi d'umore, paure, ansie. Grazie ai miei studi, specialmente quelli fatti per diletto, alla mia curiosità intellettuale, anche alla mia vivacità intellettuale direi, ho compreso tante cose della vita e delle persone. Eppure non riesco a governare questo maledetto corpo che sì, sento come uno stramaledetto intralcio.
Forse è anche per questo che tendo a valutare l'aspetto meccanicistico dei problemi psichici. Perchè non accetto di vivere ancora, per certi versi, come un adolescente, agli albori della fase della mia vita in cui vorrei metter su famiglia.
Io per lavoro devo risolvere i problemi della gente. Desidero essere solido. Invece la mattina provo il desiderio di tagliarmi le braccia. Era così all'università ed è così di nuovo. Anch'io come Charo, mi ero ripromesso di "trattenere il segreto" del mio benessere quando finalmente ero giunto a un approdo confortevole. Poi capitano in serie un po' di cose, di quelle che capitano a tutti, qualche malattia in famiglia, stress lavorativi, impedimenti a fare alcune cose che piacciono...e si scivola in fondo, dopo aver scalato quasi fino in cima.

Scrivere è terapeutico, come del resto lo è leggervi. Quindi, benchè continui a sentirmi un impostore, scriverò ancora...
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Messaggio  fox Mer Gen 09, 2008 2:15 pm

ibico ha scritto:Lo so che non bisognerebbe pensare di essere diversi, di vivere in mezzo a persone che non hanno i tuoi problemi...eppure, paradossalmente, proprio la vicinanza di persone positive m'insegna che è in parte così.
ibico ha scritto:Eppure, e forse questo è proprio il segno del mio vedere nero ovunque, riesco a sentire come la sua attitudine alla vita la renda una persona più "adatta" di me.
beh vista così siamo effettivamente tutti diversi per causa di variegate personalità e modalità di pensiero, e di conseguenza è normale sentirsi meno adatti a un certo tipo di società o di situazione (visto che siamo diversi mentre la società di riferimento è "una", se uno è adatto il suo opposto non lo sarà).
Ma non per questo il fatto di sentirsi meno adatti implica che la sua esistenza è migliore della tua, la vita va avanti per te come per lei, certo magari te ora fai più "fatica" ma per la vita secondo me te vali quanto lei, stop, le diversità le vediamo solo noi perchè ad un altro livello (al livello della sorgente della vita), siamo davvero tutti uguali e con le stesse potenzialità. Come al solito nella stessa frase siamo arrivati alla conclusione che siamo tutti diversi e tutti uguali, silent vabbè, cmq quello che forse sto cercando di dirti (non lo so nemmeno io cosa) è che tutto il tuo vedere nero alla fine è uno scherzo dell'ego o della tua personalità o come cavolo vogliamo definirla, e che forse stai prendedo troppo sul serio il problema, che magari se lo isoli, lo guardi, gli dai meno importanza magari si stacca da te e non traendo più vita da te si secca e sparisce e finalmente "ridiventi adatto" a sentirti bene con la vita.

ibico ha scritto:La persona più importante nella mia vita è una persona semplice, lineare, solare. Si rallegra per le piccole cose, ha valori semplici e solidi. Mangia con gusto, dorme come una bambina. Ha l'ansia solo quando, raramente, ne ha davvero motivo.
Naturalmente mi sento fortunato perchè amo una persona splendida e ne sono riamato.
fichissimo! Smile

ibico ha scritto:Di solito questa "felicità vicaria" mi rallegra. Meglio di niente. Però altre volte rimarca la mia natura "malata".
te secondo me non sei malato, o almeno lo sei finchè per qualche processo psico/fisico/organico/chimico senti e credi di esserlo...

ibico ha scritto:Tra due mesi farò 33 anni. Mi sono rotto le palle di avere sbalzi d'umore, paure, ansie. Grazie ai miei studi, specialmente quelli fatti per diletto, alla mia curiosità intellettuale, anche alla mia vivacità intellettuale direi, ho compreso tante cose della vita e delle persone. Eppure non riesco a governare questo maledetto corpo che sì, sento come uno stramaledetto intralcio.
boh non so, io non ho studiato nulla e forse questo è un vantaggio?? magari hai studiato un sacco di ciarpame che ti ha solo isolato da te stesso?? o che ti ha fatto credere che i problemi si risolvano in un certo modo quando non è mica vero per te, visto che non hai risolto molto..

ibico ha scritto: Desidero essere solido. Invece la mattina provo il desiderio di tagliarmi le braccia. Era così all'università ed è così di nuovo.
se non è cambiato nulla nonostante gli anni, le cose lette, le esperienze, missà che l'unica è cambiare davvero strada e modo di pensare, altrimenti i momenti di pace e di ansia si alterneranno sempre visto che cambiano i problemi, ma se l'attitudine è la medesima non cambia proprio una mazza e starai sempre male. Mi torna in mente la cosa del anti-lavaggio del cervello, magari serve proprio quello.

ibico ha scritto:Scrivere è terapeutico, come del resto lo è leggervi. Quindi, benchè continui a sentirmi un impostore, scriverò ancora...
impostore non capisco proprio perchè, cmq te scrivi se ti fa bene, di sicuro io non mi annoio a leggere!
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Messaggio  ibico Mer Gen 09, 2008 6:58 pm

[quote="fox"]
ibico ha scritto:
ibico ha scritto:Di solito questa "felicità vicaria" mi rallegra. Meglio di niente. Però altre volte rimarca la mia natura "malata".
te secondo me non sei malato, o almeno lo sei finchè per qualche processo psico/fisico/organico/chimico senti e credi di esserlo...

ibico ha scritto:Tra due mesi farò 33 anni. Mi sono rotto le palle di avere sbalzi d'umore, paure, ansie. Grazie ai miei studi, specialmente quelli fatti per diletto, alla mia curiosità intellettuale, anche alla mia vivacità intellettuale direi, ho compreso tante cose della vita e delle persone. Eppure non riesco a governare questo maledetto corpo che sì, sento come uno stramaledetto intralcio.
boh non so, io non ho studiato nulla e forse questo è un vantaggio?? magari hai studiato un sacco di ciarpame che ti ha solo isolato da te stesso?? o che ti ha fatto credere che i problemi si risolvano in un certo modo quando non è mica vero per te, visto che non hai risolto molto..

ibico ha scritto: Desidero essere solido. Invece la mattina provo il desiderio di tagliarmi le braccia. Era così all'università ed è così di nuovo.
se non è cambiato nulla nonostante gli anni, le cose lette, le esperienze, missà che l'unica è cambiare davvero strada e modo di pensare, altrimenti i momenti di pace e di ansia si alterneranno sempre visto che cambiano i problemi, ma se l'attitudine è la medesima non cambia proprio una mazza e starai sempre male. Mi torna in mente la cosa del anti-lavaggio del cervello, magari serve proprio quello.

eheheh...fox, touchè, quella del ciarpame me la sono meritata perchè rileggendomi suono un po' spocchioso. Volevo solo dire che mi sono reso conto che benchè una parte di me migliori, faccia un percorso positivo verso la comprensione di ciò che mi circonda, resta un buco, una parte oscura che non compie evoluzione. Dev'essere la parte che mi fa ricominciare daccapo nei momenti di ansia come questo.
Ci sono evidentemente varie forme di conoscenza. Anche la conoscenza di noi stessi può suddividersi in più livelli.
Io ho fatto 5 anni di psicoterapia. Ti assicuro che la terapia può essere un mezzo potente per capirsi e per capire gli altri capendo noi stessi.
Eppure ora mi sento fermo ai box. Ecco volevo dire questo con la storia della vivacità intellettuale e degli studi. Non altro.

Poi volevo dire qualcosa anche riguardo alla tua osservazione che tutti siamo uguali in potenzialità.
Tu dici la mia vita vale quella della persona di cui parlavo. Eppure c'è qualcosa di estremamente "giusto" nel vivere le cose per come vengono, nel non avere paranoie, malizie interiori, grilli per la testa. Come dicevo, nel godersi il sonno, il cibo, gli affetti, il divertimento. Nel dare la giusta misura a ciò che si para davanti.
In tutto questo c'è una "grazia" che io reputo essere universale, a prescindere dalle società diverse in cui si vive.

Nel mio mancare di quella grazia io mi sento "diverso" da ciò che è "giusto".
Ma non trovo la strada per avvicinarmi a quella grazia e mi viene il timore di non esserci portato.

Non è che idealizzo la persona di cui parlo. QUalche difetto ce l'ha, e limiti anche, ovviamente. Ma in lei è tutto così ordinato. Ormai dopo tredici anni, la conosco bene. E ho come l'impressione che in lei quella grazia sia innata. Che non si impari.
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Messaggio  ibico Mer Gen 09, 2008 7:04 pm

Ho iniziato ad ascoltare Lama Michel. I discorsi su saggezza, concentrazione e moralità. Intanto noto la differenza tra il suo modo di porre le cose e quello che tradizionalmente hanno i preti. Le sue parole hanno la forza della semplicità e della non costrizione. Non ti senti sottoposto a un tentativo di manipolazione. Ciò è molto buono.

QUanto ai contenuti non posso ancora esprimere un giudizio. Mi sono trovato d'accordo con molte cose che ho sentito nei 20 minuti ascoltati fin'ora. Però devo anche dire che non ho ancora sentito niente di trascendentale, non ho avuto ancora momenti di illuminazione, come a volte si hanno ascoltando, guardando, leggendo.

Ad ogni modo in questo momento ho voglia di ascoltare. Quindi andrò certamente avanti.
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Messaggio  fox Mer Gen 09, 2008 7:37 pm

ibico ha scritto:Ci sono evidentemente varie forme di conoscenza. Anche la conoscenza di noi stessi può suddividersi in più livelli.
Io ho fatto 5 anni di psicoterapia. Ti assicuro che la terapia può essere un mezzo potente per capirsi e per capire gli altri capendo noi stessi.
Eppure ora mi sento fermo ai box. Ecco volevo dire questo con la storia della vivacità intellettuale e degli studi. Non altro.
mah non so, io delle psicocose mi fido poco, le vedo come un'altra patch mentale che sistema qua e là.. come ti dicevo sono ignorante nel senso che proprio ignoro se ste cose sono utili o no per essere felici, ma secondo me mica tanto, cioè ho letto cose più semplici con meno pippe mentali che per la "grazia" sono oltremodo utili, per questo mi fido poco della macchinosità delle psicocose quando magari basta molto meno.. cmq queste mie frasi prendile con le pinze visto che non ho avuto modo di studiare le psicocose direttamente, però a naso mi vien da dirti così, soprattutto visto il tuo "buco" proprio nell'essenziale. Magari le psicocose riescono a risolvere i problemi "comuni" mentre quando una persona particolarmente sensibile esce dalla superficialità della vita "comune" e inizia ad andare in profondo trova sto buco che sarcazzo come si guarda

ibico ha scritto:Nel mio mancare di quella grazia io mi sento "diverso" da ciò che è "giusto".
Ma non trovo la strada per avvicinarmi a quella grazia e mi viene il timore di non esserci portato.
Non è che idealizzo la persona di cui parlo. QUalche difetto ce l'ha, e limiti anche, ovviamente. Ma in lei è tutto così ordinato. Ormai dopo tredici anni, la conosco bene. E ho come l'impressione che in lei quella grazia sia innata. Che non si impari.
vero sei diverso, e se non hai questa "grazia" ti tocca andarla a pescare da qualche parte. Credo nella reincarnazione, e da questo principio posso pensare che te ancora devi cercare certe cose mentre altri magari ce le hanno "innate" magari proprio da altre vite, ma anche loro chiaramente sono qui per cercare altre cose che magari te hai "innate".
Cmq sull' "esserci portato" ti esprimo il mio dubbio, semmai devi proprio faticare un po' di più per andartela a cercare, sempre che tu ne abbia poi voglia, mica è obbligatorio
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Messaggio  Ste Mer Gen 09, 2008 7:40 pm

Io noto una sola cosa dopo aver letto tanto di tuo ora, nel tuo modo di parlare e di porti...io lo vedo da dove viene la tua ansia.

Non so se lo so spiegare, c'è un continuo confrontare controllare sia in te stesso sia in quello che dicono gli altri, sembra che tu abbia un potente schema per decodificare la realtà, ogni cosa si piazza all'interno di quello schema e viene come archiviato.
Ti senti di doverti difendere e pensi di essere stato criticato. Anche ciò che ha detto Fox sul ciarpame non era una critica a te perchè ti sei atteggiato a qualcosa, tu non ti sei atteggiato a niente e lui non ti ha criticato...ciarpame è quello che ci butta dentro la cultura, spazzatura. Che sia psicoterapia, psicologia, filosofia, è sempre spazzatura finchè potenzia la divisione tra te e il resto, finchè manda avanti l'illusione di un sè stabile "solido"(come dici tu).

Non credo che Lama Michel ti darà niente di trascendentale, da delle istruzioni molto pratiche per prendere le cose in un modo e stare meglio...tutti quando iniziano ad ascoltarlo si aspettano qualcosa di religioso e invece... e questo stupisce...comunque se vedi che non ti dice niente, non ti serve, buttalo via, se serve solo ad aumentare la quantità di spazzatura che abbiamo dentro Lama Michel non serve a niente. Certo 20 minuti mi sembra un po' poco.

Semplifica dimentica, non esiste un io solido, non esiste essere sempre felici, questa personalità che pensi di avere è una cosa che non sta da nessuna parte, che continua a cambiare...accetta questo continuo cambiamento, forse ti sentirai meglio

La grazia della tua ragazza, capisco bene quello che dici te lo assicuro, esiste ai tuoi occhi dopo un confronto, non puoi decidere che lei sia ok e tu no.
La tua potenzialità è enorme perchè hai una spinta innata alla ricerca, alla crescita, allo scovare la bellezza... si tratta solo di trovare il modo di tirarla fuori, che non è un tirare fuori come quando si fa un quadro... è un tirar fuori come quando si ride..

Io non ti critico come non ti critica nessuno qui...proviamo a condividere...
Impostore?Ma perchè? santa cunegonda!


Ultima modifica di il Mer Gen 09, 2008 7:42 pm - modificato 1 volta.
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Messaggio  fox Mer Gen 09, 2008 7:42 pm

ibico ha scritto:Intanto noto la differenza tra il suo modo di porre le cose e quello che tradizionalmente hanno i preti. Le sue parole hanno la forza della semplicità e della non costrizione. Non ti senti sottoposto a un tentativo di manipolazione. Ciò è molto buono.
si è la prima cosa che salta all'occhio di sti personaggi, come quando durante una funzione il lama risponde al telefonino o gioca col bambino che si rotola vicino agli adulti tongue
fa tutto molto relax e meno oppressione

ibico ha scritto:
Però devo anche dire che non ho ancora sentito niente di trascendentale, non ho avuto ancora momenti di illuminazione, come a volte si hanno ascoltando, guardando, leggendo.
più che le frasi ad effetto secondo me è più utile la continuità, ovvero ascoltarlo spesso, e con la ripetizione piano piano sti semplici concetti si sedimentano dentro di noi
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Messaggio  ester_tigro Sab Gen 12, 2008 12:17 pm

Ok...dopo una settimana di assenza ho recuperato, ho letto tutto e ora posso dire la mia.
Io credo che dovresti smettere di fare il confronto con gli altri, soprattutto con la tua ragazza, purtroppo è una cosa che facciamo tutti in automatico, ma non credo sia giusto...infondo ognuno è quello che è, vero che abbiamo tutti le stesse potenzialità, ma siamo tutti diversi, possiamo assomigliare a qualcuno per alcune cose ma se guardiamo il complesso non troviamo un'altra persona che sia uguale a noi...quindi ben venga la grazia della persona che ami, ma non ti devi colpevolizzare se tu non sei come lei, questo non vuol dire che lei è "giusta" e tu sei "sbagliato"!
Dovresti cercare di guardarti un pò dentro, accettarti per quello che sei, non sarai sempre sereno e tranquillo ma avrai altre qualità, e secondo me se accetti questo arriverà anche la serenità, senza che ti sforzi troppo per cercarla, altrimenti anche la sua ricerca ti crea angoscia, quando ti accorgi che non riesci a trovarla, è un circolo vizioso.
Per quanto riguarda lama michel anche io credo che non troverai nulla di trascendentale, ma cose utili sì...tante. Sarà che io non mi aspettavo niente quando ho iniziato ad ascoltarlo, ma non ne sono rimasta delusa, e comunque 20 minuti sono un pò pochini, poi dipende anche da cosa hai ascoltato. Posso solo dirti che ora è entrato nella mia vita come un momento in cui mi isolo dal mondo, mi metto comoda e sento cos'ha da dirmi, spesso mi fa sorridere e credo che anche questo sia un buon motivo per ascoltarlo!
Ora vorrei consigliarti una lettura se posso, potebbe aiutarti per capire meglio te stesso, "Ricominciare da sè" di Osho....a me è servito quando stavo più o meno come te, tu prova....se poi non serve a nulla lo lasci perdere per non aggiungere ciarpame al ciarpame che hai già in testa...come ce l'abbiamo tutti Wink
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Messaggio  ibico Dom Gen 13, 2008 5:53 pm

Mentre proseguo l'ascolto di lama michel, rifletto su alcune osservazioni fatte da voi. Ma non sarà che riflettere sulle osservazioni fatte da voi è smania di controllo? Scherzi a parte, prima di proseguire vorrei chiarire l'equivoco del "ciarpame". QUando ho parlato dei miei studi "per diletto" mi riferivo al mio percorso. Ognuno fa il suo. Mi sento un pochino toccato dal sentir dire chiamare "ciarpame" le letture che mi hanno aperto mondi e che mi hanno insegnato tanto. Non so se questo è un segno di quell'eccessiva preoccupazione per il giudizio degli altri che mi tributa Stefano.
Può darsi, perchè il mio rapporto con il giudizio degli altri non è mai stato buono. E infatti mi sono chiesto in questi giorni se Ste non abbia ragione, e che rapporti abbia la mia ansia con l'incapacità di abbandonare "il dharma mondano dell'attaccamento all'immagine" (vedi Ste, lo sto ascoltando davvero...).
Sono suscettibile sull'argomento perchè "le psicocose" cui ho dedicato molto tempo per cinque anni della mia vita vertevano principalmente sul rapporto con lo sguardo degli altri. Conosco bene il problema, e non solo in me, ma anche nei suoi rapporti con la cultura in cui siamo immersi. Però è come se da anni dedicassi molto tempo a studiare una lingua che capisco ma non parlo.
Fox d'altronde si/mi chiede che utilità hanno avuto le mie letture se poi non ho risolto molto. Questo è il nodo del mio sfogo. Servono solo le cose che ci fanno stare meglio? La prima risposta che mi viene da dare è no. Però come dicevo, a volte sono deluso dal non saper usare ciò che ho imparato per vivere più serenamente. Allora, citando ancora fox, forse ho bisogno di "cambiare il modo di pensare."
Non è cosa facile. Questo è chiaro no?

Ester, ti ringrazio del consiglio, parlami di osho. Chi è? che ha fatto?
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Messaggio  Ste Lun Gen 14, 2008 12:03 am

Ibico!
Che bene! Pensavo fossi scappato, avevo paura di esserti sembrato offensivo...Ti assicuro non ne avevo l'intenzione.

ibico ha scritto: Mi sento un pochino toccato dal sentir dire chiamare "ciarpame" le letture che mi hanno aperto mondi e che mi hanno insegnato tanto. Non so se questo è un segno di quell'eccessiva preoccupazione per il giudizio degli altri che mi tributa Stefano.

Per ciarpame io intendo cose che non ti hanno aiutato, ma ti hanno causato solo ulteriori problemi...
Ciarpame inoltre secondo me è anche tutto ciò che abbiamo imparato che ci ha fatto bene in un periodo della nostra vita, ma ora non serve più a niente, eppure non siamo capaci di lasciarlo andare.
Non intendevo affatto dire che le cose che ti hanno aperto il cuore sono ciarpame...niente che apre il cuore può essere ciarpame.

ibico ha scritto:
Può darsi, perchè il mio rapporto con il giudizio degli altri non è mai stato buono. E infatti mi sono chiesto in questi giorni se Ste non abbia ragione, e che rapporti abbia la mia ansia con l'incapacità di abbandonare "il dharma mondano dell'attaccamento all'immagine" (vedi Ste, lo sto ascoltando davvero...).

Il fatto di sapere i propri punti deboli è già un'enorme cosa buona...
Guarda che non avevo dubbi che li avresti ascoltati, non è che ti conosca bene, ma abbastanza per sapere che se dici una cosa la fai.

ibico ha scritto: Però è come se da anni dedicassi molto tempo a studiare una lingua che capisco ma non parlo.
ibico ha scritto:
Servono solo le cose che ci fanno stare meglio? La prima risposta che mi viene da dare è no. Però come dicevo, a volte sono deluso dal non saper usare ciò che ho imparato per vivere più serenamente. Allora, citando ancora fox, forse ho bisogno di "cambiare il modo di pensare."Non è cosa facile.

Questa è una cosa un po' di tutti noi credo, a un certo punto ci si trova in questa situazione, e si pensa...con tutto quello che ho studiato in questi anni, possibile che io non riesca a tirarci fuori qualcosa che mi porti un po' di serenità.
Il mio consiglio è prova a lasciar andare le cose, e tutto quello che hai imparato si allineerà da solo, non per forza bisogna studiare solo cosa che ci fanno stare bene, ma alla fine quello che cerchiamo è l'Armonia... quindi è questo che quelle cose ci devono aiutare a trovare.
Non è cosa facile ma vedo che lo desideri profondamente, e questo è il necessario punto di inizio...Inizia ad immaginarti più felice, sarai più felice, farai felice una persona che hai di fianco, che reagirà dandoti un pochino ancora di felicità, che genererà un'altra tua azione e poi si attiverà un circolo.....
Almeno questa è la mia esperienza.

Osho è una persona importante, almeno lo è stata per me, intendevo fare un topic su di lui, ora Ester è ripartita per la sua settimana a Sassari, vediamo se il prossimo weekend ha voglia di aprirlo lei, così poi ne parliamo meglio.
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Messaggio  fox Lun Gen 14, 2008 5:07 pm

ciao ibico è un piacere rileggerti Smile
ibico ha scritto:Servono solo le cose che ci fanno stare meglio?
direi di no, le cose che ci fanno stare "peggio" sono utili perchè si vede che da lì ci dobbiamo passare; se fanno parte del percorso vanno fatte e basta. Se non picchi la faccia per terra di solito non ti viene voglia di cambiare la tua vita
ibico ha scritto:a volte sono deluso dal non saper usare ciò che ho imparato per vivere più serenamente. Allora, citando ancora fox, forse ho bisogno di "cambiare il modo di pensare."
Non è cosa facile. Questo è chiaro no?
molto chiaro, mica è facile e mica è detto che si debba farlo, però viste le nostre esperienze cerchiamo di proporti la cosa come molto valida.
Ah se per caso ho detto qualcosa che ti ha offeso o fatto sentire giudicato o che, beh non prenderla sul personale, sono frasi in risposta ad altre frasi, fossero anche insulti, sono rivolti a dei pensieri e di sicuro non a una persona che poi nemmeno conosco. Infatti non mi frega nulla di farti sapere cosa penso di te, mi frega solo che se una mia frase può esserti utile ben vengano le altre mille che ho dovuto scrivere e che non servivano a una mazza oggi chi sono 256628 siamo qui per trovare un minimo di serenità, non per far sapere quanto siamo belli
ritornando al ciarpame, nel mio percorso (finora) ho visto che gran parte dei pensieri/scritti che abbiamo prodotto sono davvero ciarpame, cioè servono solo a impipparci la vita, che di natura, è molto più semplice. e per questo li chiamo ciarpame
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